In bàsciu sa lìtera chi s’Acadèmia de su Sardu onlus at intregau su 18 de su mesi de ladàmini 2013 a totu is Consilleris regionalis, a su Presidenti de sa Regioni Ugo Cappellacci, a sa Presidenti de su Consillu regionali Claudia Lombardo, a s’Assessori a sa Cultura Sergio Milia e a sa de otu Commissionis (a sa Cultura).

A is Consilleris regionalis s’Acadèmia at pediu de si donai incuru coidadosu po chi sa Regioni lompat luegus atotu  a is cambiamentas pedias in sa lìtera: Sardu a duas normas – Campidanesu e Logudoresu – Sardu amarolla in dònnia scola.

A su Presidenti de sa Regioni Ugo Cappellacci, a sa Presidenti de su Consillu regionali Claudia Lombardo, a s’Assessori a sa Cultura Sergio Milia e a sa de otu Commissionis (a sa Cultura) s’Acadèmia at pediu un’atòbiu po arraxonai apitzus de sa polìtica linguìstica adelantada finas a imoi de sa Regioni.

In is diis afatantis s’Acadèmia  at a cuncordai una conferenza stampa po spricai mellus cali est su tretu – a parrimentu de s’Acadèmia  – chi sa Regioni iat a depi fai po no lassai sperdi sa lìngua nosta.

Lìtera a sa Regioni po su Sardu a duas normas

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6 Risposte a “Lìtera a sa Regioni po su Sardu a duas normas”

  • massimo madrigale 11 anni fa

    Beni meda Oresti ! As fatu beni…… 🙂

  • Marinella Lorinczi 11 anni fa

    Interessante documento che andrebbe commentato frase per frase. E’ apprezzabile il tono moderato che si usa nei confronti di chi, persona fisica o istituzione politica o amministrativa, con supponenza ha pensato di essere in grado e all’altezza di incarnare da sola scopi e modalità di una missione complessa, o più laicamente di un processo sociale complesso, la cui portata a compimento è notoriamente difficile, di lunga durata e non scontata. Che serva da lezione per il futuro.

    Dal momento che il documento contiene inevitabilmente dettagli tecnici, voglio far notare che nelle università di Sardegna non esiste, dunque nemmeno a Cagliari, una cattedra di Linguistica sarda. Questo esisteva ai tempi dei proff. Sanna e Pittau, ma da allora le cose sono cambiate, anche per effetto di leggi. Ora i docenti sono inquadrati in settori scientifico-disciplinari che creano possibilità istituzionalizzata di attività interdisciplinare e di spostamenti tra discipline. Le discipline, come ad es. Linguistica sarda, vengono istituite, ma non obbligatoriamente, per ragioni di opportunità didattica o scientifica e i docenti nominati ne sono titolari temporanei. Questo non impedisce, anzi, che i docenti di quel settore, ma anche di altri affini, si occupino quanto vogliono di Linguistica sarda. E infatti lo fanno, ognuno a modo suo. Questa situazione dovrebbe essere compresa fino in fondo. Tanto più che ci troviamo in un momento molto difficile, aggravato da continui bombardamenti da parte di ‘opinionisti’ presuntuosi e disinformati che sproloquiano da posizioni mediatiche di potere. La richiesta è di essere informati riguardo a come è e come funziona l’università.

  • Rai- 11 anni fa

    Seu meda prexada de custa litera e pruscatotu de fai in manera de poderai bia sa lingua sarda, issa est bella ascurtendida e chistionendidda, a is pipius praxi meda, ma est meda dificili a ddus fai chistionai in sardu poita no connoscinti mancu unu fueddu. In donnia modu sa cosa bella est ca ascurtant cun atentzioni.

  • Mauro Podda 11 anni fa

    Aderisco ormai senza dubbio veruno. La LSC è fallita. Trascurando le ragioni del fallimento, è un dato di fatto. Il punto sono i soldi e le competenze legislative. Soldi ce ne sono pochi, inutile sottolinearlo, le competenze “integrative” hanno sempre trovato ostacoli nell’amministrazione centrale dello Stato, sia dal punto di vista normativo, sia da quello economico. In questo momento non possiamo certo aspettarci il sostegno economico dello Stato centrale all’insegnamento del sardo, mentre possiamo aspettarci una resistenza sia della burocrazia ministeriale per la modifica dei programmi scolastici, sia degli insegnanti che, comprensibilmente, non sono in grado di insegnare il sardo né di insegnare in sardo. La vedo tosta. Comunque l’importante è che con Is Arregulas il Campidanese abbia lo strumento essenziale di ortografia e grammatica. Mi auguro accada lo stesso per il Logudorese. Era un passo essenziale e irrinunciabile. Ora bisogna trovare risorse economiche e volontà politica. Sarà strada molto erta.