Storia

La Acadèmia de su Sardu è un’associazione culturale nata a Pirri il 2 gennaio del 2009 per la tutela e la valorizzazione della lingua sarda parlata e scritta. Le socie ed i soci fondatori erano quarantuno e provenivano da tutte le località della sardofonia. Tra i fondatori, giusto per ricordarne alcuni: il politico e studioso capoterrese Oreste Pili (1953 – 2018), il professore catalano di linguistica romanza e linguistica sarda dell’Università di Cagliari Eduardo Blasco Ferrer (1956 – 2017) ed il politico e studioso di Olzai Oliviero Nioi (1953 – 2019). La Acadèmia ha mosso i suoi primi passi dopo il dibattito culturale che ha portato al varo delle prime leggi di tutela del sardo (L.R. nr 26/1997 e la legge statale nr 482/1999) e nello stesso tempo quando è sorto il dibattito per lo standard della lingua sarda. Dal momento che il dibattito sullo standard ha fatto scaturire una questione di rilevante importanza, l’Acadèmia ha voluto offrire chiaramente il suo contributo allo sviluppo del dibattito che è attualmente in corso.
L’Acadèmia a elaborato in tutti questi anni nuovi strumenti scientifici per la tutela del sardo e dunque per la didattica e nello stesso tempo per l’utilizzo quotidiano della lingua sarda nella pubblica amministrazione visto e considerato che le leggi menzionate all’inizio prevedono la valorizzazione della lingua sarda in qualsiasi ambito per giungere ad un bilinguismo perfetto. In più, dal momento che da una ricerca sociolinguistica della RAS del 2007 («Le lingue dei sardi») è scaturito che solamente il 13% dei bambini sardi possiede il sardo come linguamadre, l’Acadèmia lotta ogni giorno affinché i bambini ed i ragazzini possano riappropriarsi del sardo quotidianamente in qualsiasi contesto della Sardegna, per evitare la scomparsa di questa grande ricchezza culturale che possediamo da secoli.

L’Acadèmia de su Sardu, dunque, con gli organi previsti dal suo stesso Statuto (Direttivo, Assemblea dei soci e Collegio scientifico) lotta quotidianamente per: spronare le istituzioni politiche ad applicare le leggi di tutela e valorizzazione del sardo a Scuola e nelle Università, nella Pubblica Amministrazione (RAS; Città metropolitana; province e comuni), in Chiesa e nei Tribunali. Attualmente l’Acadèmia è presente in tutto il territorio della sardofonia e sta portando avanti una serie di azioni civiche: «Po una Scola bilìngua/Pro un’Iscola bilìngua» e «Po unu bilinguismu cumpriu/Pro unu bilinguismu cumpridu», la prima per sensibilizzare i genitori a fare in modo che i propri figli studino il sardo a Scuola e la seconda per spronare le istituzioni ad attuare il bilinguismo attraverso gli strumenti normativi attualmente in nostro possesso. Inoltre l’Acadèmia si propone di lottare insieme ad altre associazioni per salvare la lingua sarda e darle un futuro.

La presidenza di Oreste Pili (2009 – 2018). A dire il vero Oreste Pili non ha necessità di essere presentato. Oreste Pili è nato a Capoterra (CA) nel 1953 e morto nel 2018. Famoso politico sardista indipendentista e nello stesso tempo studioso di lingua sarda. Nel 1981 all’interno del PSd’Az, insieme a Salvatore “Doddore” Meloni si adoperò affinché il Partito Sardo d’Azione/Partidu Sardu nel Congresso di Porto Torres (1981) si dotasse di uno statuto nuovo finalizzato all’indipendenza della Sardegna in conformità alle teorie di Antoni Simon Mossa (1916 – 1971). E sempre in conformità alle teorie sardiste indipendentiste di Simon Mossa iniziò a studiare la lingua sarda e a proporre una politica linguistica finalizzata al conseguimento del bilinguismo perfetto in tutta la Sardegna. Negli anni ’80 del secolo appena trascorso, a causa del proibizionismo linguistico della Repubblica italiana che calpestava la lingua sarda e persino per il fatto di essere indipendentista, venne imprigionato e processato. Dopo quattro anni di carcere, riprende a fare politica prima nel Partito Sardo d’Azione e successivamente nel MNS (Movimentu Natzionalista Sardu) insieme a Bainzu Piliu e negli ultimi anni della sua vita nel movimento RossoMori. In rapporti di amicizia con Giampiero Marras detto Zampa continua la battaglia per il bilinguismo con la prima associazione per la difesa della lingua sarda la «Iscola Sarda» e insieme al primo sindacato etnico CSS (Cunfederatzioni Sindicali Sarda). Riesce nello stesso tempo a mettere insieme maestri e professori di lingua sarda per rafforzare le azioni finalizzate al bilinguismo. Convinto che il sardo debba avere gli stessi diritti della lingua italiana e che la lingua sarda debba ritornare ad essere utilizzata in tutti i contesti della società sarda decide insieme ad altri quarantuno amici e amiche di fondare l’associazione culturale «Acadèmia de su Sardu» mettendo insieme sardi di varie località della Sardegna nell’ambito della sardofonia, insieme a lui: Eduardo Blasco Ferrer professore catalano di Linguistica sarda presso l’Università di Cagliari, Oliviero Nioi sardista indipendentista di Olzai, Jacu Meloni del sindacato CSS, Carmen Campus dirigente scolastica, Franca Marcialis maestra di sardo, i ricercatori scientifici e operatori della lingua sarda (Perdu Perra, Amos Cardia, Marcu Sitzia, Màssimu Madrigale, Stèvini Cherchi, Antoni Pistis, Ivu Mùrgia, Verònica Atzei, Miali Madrigale, Antonedda Rodi, Pàula Sanna, Frantziscu Maxia, Lisandru Pintus), Maria Marongiu titolare della casa editrice indipendentista Alfa Editrice ed i cantadoris Antonio Pani e Paolo Zedda.
Con Oreste Acadèmia si fa conoscere in tutta la Sardegna con due nuovi strumenti per la Scuola e la Pubblica amministrazione: «Is Arrègulas» che è la norma del sardo campidanese ed il dizionarietto del sardo campidanese di Capoterra. Oreste introduce immediatamente Acadèmia de su Sardu nel 2009 nel dibattito sulla norma della lingua sarda. Egli stesso propone alla Provincia di Cagliari (oggi Città Metropolitana di Cagliari) una norma del sardo campidanese che verrà adottata dalla Provincia di Cagliari il 17 marzo del 2010 con il voto unanime di tutto il consiglio provinciale. Dopo anche il Comune di Capoterra adotterà la stessa norma. Nel 2017 unitamente al professore, scrittore e giornalista in lingua sarda di Osilo Paolo Pillonca darà alle stampe una proposta di ortografia per tutto il sardo dal tiolo «Su Sardu» ovvero un alfabeto che permetta di scrivere tutte e due le macrovarietà della lingua sarda. Negli ultimi anni di vita iniziò a scrivere le prime parti di Su Sardu Standard pubblicato dopo la sua morte. Oreste è tuttora considerato il padre di Acadèmia de su Sardu.

Il periodo di Alessandro Pintus (2018 – 2019). Alessandro Pintus in qualità di vicepresidente dell’associazione ha guidato Acadèmia de su Sardu dopo la morte di due grandi persone di valore: E.B. Ferrer ed Oreste Pili. Pintus ha confermato la linea di politica linguistica di Oreste Pili e Blasco Ferrer, organizzando con Alessandra Pinna dell’associazione Laras il convegno «Poita in sardu?» del maggio 2018 ed in più ha portato a conclusione la proposta di standard a doppia norma di Acadèmia de su Sardu dal titolo «Su Sardu Standard» e nello stesso tempo ha dato avvio all’azione civica «Po unu bilinguismu cumpriu».

La presidenza di Massimo Madrigale (2019 – fino a questo momento). Massimo Madrigale ha fatto parte dei soci fondatori che hanno fondato Acadèmia de su Sardu nel 2009. Eletto presidente nel maggio del 2019, attualmente continua a mandare avanti le azioni svolte da Oreste Pili e subito dopo da Alessandro Pintus. Per far conoscere meglio le ragioni del bilinguismo ha deciso subito di incontrare i politici per spronarli a compiere azioni civiche di qualità per l’applicazione delle leggi sul bilinguismo in maniera che anche in Sardegna si possa giungere ad un bilinguismo come quello attuato in Valle d’Aosta, nel Trentino Alto-Adige e nel Friuli Venezia Giulia. Con Madrigale Acadèmia de su Sardu ha dato inizio a collaborazioni proficue con altre associazioni: Laras, Azione Sardegna, S’Atza, Podeus, Gennarta Servizi, Pro Loco Sàrdara, Consulta Cultura e Lingua sarda di Sàrdara, sa Cedra e così via. Madrigale sta continuando a promuovere la proposta Su Sardu Standard in tutti i paesi e città della Sardegna dove si parla in sardo. Sta pure promuovendo le azioni civiche «Po unu bilinguismu cumpriu» e «Po una Scola bilìngua». Ha persino dato avvio al progetto «Sardu: lingua de Europa» con il fine di giungere ad un Museo della Lingua sarda.