Oreste Pili

Oreste Pili

 

(Capoterra, 1953 – Capoterra, 2018)

S

tudiò al liceo classico e successivamente conseguì la laurea in Lingue straniere presso l’Università di Cagliari, con specializzazione in lingua tedesca. Dopo conseguì anche una specializzazione in linguistica sarda con il master universitario di II grado in Approcci interdisciplinari sulla didattica del sardo. Ha sempre avuto una grande passione per la lingua sarda. Fu professore di lingua tedesca e di lingua sarda. Possiamo considerarlo, unitamente a Doddore Meloni e a Bainzu Piliu, come uno dei padri del movimento linguistico sardo e tra i più importanti seguaci del neosardista Simon Mossa. Pure Oreste venne imprigionato tra il 1981 ed il 1982 per ragioni politiche quando in Sardegna era vigente il proibizionismo linguistico e a parlare in sardo si rischiava di essere considerati “cospiratori”. Oreste Pili fu un profondo conoscitore della lingua sarda e anche delle stesse leggi di difesa del sardo. Fu un militante del Partito sardo d’Azione e successivamente fu tra i fondatori del MNS (Movimentu Natzionalista Sardu) e dei RossoMori. Fu assessore alla Lingua sarda nel Comune di Capoterra, adoperandosi per l’apertura dello sportello della lingua sarda dello stesso Comune (così come previsto dalla legge dello Stato nr 482/1999), attivando anche i corsi di formazione in sardo per i dipendenti del Comune. Lavorò anche presso lo sportello della lingua sarda della Provincia di Cagliari nella prima annualità. Nel 2006 fondò il «Comitato scientifico per la Norma campidanese del Sardo Standard». 
Nel 2009 invece fondò insieme ad altri quaranta compagni l’associazione culturale «Acadèmia de su Sardu». Scrisse: Dotrinas de Cabuderra; Is fradis. In qualità di co-autore: Arrègulas po ortografia, fonètica, morfologia e fueddàriu de sa Norma Campidanesa de sa Lìngua Sarda (attualmente norma ufficiale della CMC e del Comune di Capoterra); DFC – Fueddàriu cabuderresu; Su Sardu – proposta de ortografia; Su Sardu Standard. Oreste è morto a Capoterra il 23 febbraio del 2018. 

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