Paola Dentoni

Paola Dentoni

(Selargius, 1965)

T

ra le poche “cantadoras” che troviamo oggigiorno nel panorama de is cantadas, ha intrapreso il suo percorso quasi per gioco da giovanissima, come racconta lei stessa, per poi continuare a coltivare questa passione per tutta la vita. Di Selargius, fa parte di un mondo artistico che è prettamente maschile, e se ad alcuni l’idea di confrontarsi con una donna ha stuzzicato per sperimentare questa differente prospettiva nel creare poesia, altri hanno storto il naso e non hanno visto la cosa di buon grado. Seguendo le orme del padre, che accompagnava is cantadoris con la chitarra, ha così iniziato a far parte di questo circuito per poi appassionarsi al canto improvvisato fino ad esibirsi per conto suo. Si è esibita con importanti poeti alcuni ormai scomparsi, come Urru, Mascia, Pulloni, Danese. Con quest’ultimo ha pubblicato nel 2008 un lavoro intitolato “Mutetus Frorius”, in due volumi, con l’accompagnamento della fisarmonica di Massimo Perra.

Accompagnata dalla chitarra o dalle launeddas, si esibisce non solo nella Cantada Campidanese, ma anche con altre tipologie di canto: come sa cantzoni a curba (otto strofe composte da dodici sillabe, con intermezzo musicale tra ogni strofa) o i mutetus, o duinas, non confinandosi solo nelle feste locali ma esportandoli in progetti internazionali sulla poesia improvvisata. Si auspica che le poche donne che fanno parte di questo mondo continuino a confrontarsi e che possa il loro numero aumentare.

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